martedì 15 dicembre 2020

Come verificare se nel file c’è un virus

Talvolta arrivano delle mail con allegati sospetti: potrebbero essere dei virus.

Per averne conferma si salvi l'allegato senza aprirlo e lo si mandi su

http://www.virustotal.com/   

dove viene analizzato da una sessantina di antivirus diversi.

Grazie a Massimo per il suggerimento

lunedì 7 dicembre 2020

Elaborati: come creare un PDF con lo smartphone

Come creare un PDF con lo smartphone

A coloro che trovano difficoltà a spedire i loro elaborati scritti a mano, ricorrendo talvolta a pesanti immagini jpg, consiglio di scaricare la seguente applicazione, gratuita nella versione base (Android e IPhone).

In generale: se dovete spedire un’unica immagine, forse la foto è più comoda, purché non troppo pesante.

Se invece le pagine o le foto sono di più, è preferibile un unico file pdf che unisce tutte le immagini.

CamScanner

Eventuale tutorial:   https://www.youtube.com/watch?v=QuIRSBagS_c

-         Fare le foto con i fogli sempre ben illuminati!

 

 

Funziona come un vero e proprio scanner. La qualità è inferiore ma comunque sufficiente si nostri scopi.

Ci sono diverse applicazioni che fanno da scanner, ne ho provate alcune.  Consiglio questa perché funziona decisamente meglio quando la luminosità è scarsa.

E’ comunque importante che il foglio sia illuminato il più possibile: fate la foto al sole, oppure alla finestra, o sotto una lampada. Più luce c’è, meglio è.

Si possono unire più pagine nello stesso pdf e spedire subito il tutto all’indirizzo mail voluto, senza passare per il pc.

SUGGERIMENTO: se il foglio da fotografare è appoggiato su una superficie di colore diverso (scuro), il programma seleziona automaticamente il contorno.  Potete scaricarla dallo store del vostro smartphone.

Fate almeno una prova spedendo il pdf alla vostra mail.

Procedura (comunque intuitiva):

-          Aprire CAMSCANNER

-          Premere il pulsante verde con il simbolo della macchina fotografica

-          Inquadrare il foglio (ben illuminato) e premere il pulsante verde (controllate che sia selezionato ”documenti”)

-          Fotografare e poi premere la freccia a destra (proseguire), muovere il riquadro per selezionare la parte interessata

-          Salvare e poi ripetere l’operazione per tutte le pagine che servono

-          Una volta finito controllare che tutti fogli siano diritti e selezionare PDF in alto

-          Poi “condividi” e spedire direttamente via  mail o via pdf.

-          

FOTO JPG        dei vostri elaborati

Se volete comunque utilizzare le foto, fate in modo che non siano troppo pesanti.  Immagini sotto i 100kB sono troppo piccole per la visualizzazione e la correzione, mentre per valori superiori ai 1.000 kB (1 MB) diventano inutilmente pesanti

La risoluzione va bene intorno a valori di 1500 pixel (verticale)  x 1000 pixel (orizzontale). Non è comunque immediato cambiare la risoluzione con lo smartphone.

Per esempio la riduzione fatta da WhatsApp, quando spedisce le immagini, o dallo screenshot, è ottima per la visualizzazione e la correzione dei vostri elaborati.  

Una app pratica e gratuita per comprimere foto su smartphone è Photoczip per Android e Foto Compress per iPhone.

Una volta scaricate dovete fare delle prove, fotografando le vostre verifiche e mandando le foto alla vostra mail.

Prof. Ruggero  Da Ros, dicembre 2020

lunedì 11 maggio 2020

15 cose che ho imparato dalla DaD


1)     La DaD ha aiutato sia gli insegnanti che gli studenti a capire i loro limiti organizzativi e informatici.

2)     Con la DaD abbiamo scoperto che la scuola sa andare oltre: studenti ed insegnanti lavorano molto più di prima, malgrado per entrambi non esista l’obbligo.

3)     In due mesi di DaD la scuola ha fatto un balzo tecnologico di 10 anni.

4)     Per la maggior parte degli studenti la DaD è stata un’opportunità: molti di loro hanno imparato a studiare in modo diverso ed autonomo.

5)     Sono utili mail, Google Classroom e Didattica di Spaggiari, ma alla fine solo con whatsapp sei sicuro che le cose vengano viste da tutti gli studenti.

6)     Alla DaD manca il feedback. Rimane comunque il dubbio di quanto realmente gli studenti hanno capito.

7)     La DaD di questo periodo è stato il corso di aggiornamento della scuola più importante degli ultimi cinquant’anni… e forse l’unico veramente utile.

8)     La DaD ha ampliato le differenze tra gli studenti più capaci ed autonomi e quelli con difficoltà.

9)      Per valutare gli studenti basterebbe guardare come spediscono gli allegati: storti, scuri, pesanti, a bassissima risoluzione, …o che non arrivano mai.

10)  È caduto Il mito per cui i ragazzi sono dei nativi digitali ... forse si intendeva: “social digitali”!

11)  Copiare nelle verifiche a distanza non è poi così facile… ma stanno imparando.

12)  Gli studenti che non possono permettersi degli strumenti digitali sufficienti, difficilmente lo dicono.

13)  La DaD aiuta la partecipazione e l’esposizione degli studenti più timidi, quelli che di solito in classe faticano ad esprimersi davanti al gruppo.

14)  La DaD può essere un utile supporto educativo, ma la presenza fisica è un’insostituibile dimensione propria dell’educare. Senza tener conto che per alcune materie la DaD è difficile o addirittura impossibile.

15)  La regola del tre sembra funzionare bene per la DaD: tre lezioni al giorno per gli insegnanti, tre per gli studenti  e 33 minuti per lezione… oltre è faticoso e crolla l’interesse.

Ruggero Da Ros

venerdì 12 ottobre 2018

Come verificare se la mail è stata violata

Collegandosi al sito     https://haveibeenpwned.com/       si può verificare se il proprio indirizzo di posta è stato oggetto di un attacco su larga scala.

Ne parla anche il mitico Aranzulla alla voce “Come capire se qualcuno ci spia le e-mail”.

Il fatto che la risposta sia verde (nessun attacco), invece che rossa, non vuol dire che la nostra mail non sia stata comunque violata.

In ogni caso abbiamo due possibilità:

a)   fregarsene;

b)   cambiare la password con una più complicata e ricambiarla ogni tanto.



Il 30/40% dei miei contatti ha la mail violata.

martedì 10 aprile 2018

Il costo di un’auto a metano in 10 anni

Dopo 10 anni e 330.000 km ho cambiato la mia Fiat Grande Punto 1.200 cc a metano (impianto fatto successivamente, dopo l'acquisto), un’auto che non mi ha mai dato problemi. 

La mia vecchia auto pochi giorni prima della vendita:
10 anni e 330.000 km
Proprio per questo ho comprato lo stesso modello e pure con lo stesso colore, visto che la prima auto disponibile era grigia.

Auto nuova: Fiat Grande Punto 1.2, 5 porte. 9.000 euro

Perché quando lo dico in giro che ho comprato un’auto identica a quella vecchia vedo solo espressioni di disapprovazione? In fin dei conti quest’auto ha tutte le caratteristiche che vengono sempre richieste: essere affidabile, costare poco e consumare poco.

In quella nuova ho fatto subito installare l’impianto a metano, non ho voluto un'auto con quello di serie perché ha poca autonomia: 270 km, contro i 430 attuali.

Costo dell’auto nuova (marzo 2018) 9.000 € + 1.400 € dell’impianto a metano.

  
Perché conviene il metano

Vediamo quanti km percorre mediamente un’utilitaria con un euro di combustibile (costi a marzo 2018):

Metano          27 km per €
Elettrico         23 km per €
GPL               20 km per €
Gasolio          15 km per €
Benzina         10 km per €

Il metano è sicuramente il combustibile attualmente più economico e più ecologico (anche rispetto all’energia elettrica che deve essere prodotta dalle centrali, per la maggior parte ancora termoelettriche; inoltre ci sono problemi di smaltimento delle batterie delle auto elettriche non ancora chiari).

Costo per km dell’auto precedente 
calcolo fatto su 10 anni e 330.000 km

-         L’auto precedente, dieci anni fa, mi è costata 11.000 €;
-         il costo del combustibile in 10 anni è stato di 330.000/27 = 12.000 €;
-         per tutto il resto (bollo, assicurazione, riparazioni e manutenzioni varie)  10.000 €.


In totale il costo è stato di circa 33.000 € in 10 anni. 

Costo per km: 33.000 €/330.000 km = 0,1 €/km = 10 cent/km

Per confronto un piccolo SUV, l’auto più di moda tra le “utilitarie”, ha costi almeno tre volte superiori, in linea con quanto calcolato da Altroconsumo (tra 0,4 e 0,5 € per km).

I costi di manutenzione di un'auto a metano sono inferiori rispetto a quelli di un'auto a benzina o a gasolio: le uniche due riparazioni fatte sono state la sostituzione della pompa della benzina e del servosterzo elettrico.

venerdì 22 settembre 2017

Controllo punti patente e km, revisione, assicurazione di qualsiasi auto


Sul Portale dell’Automobilista:



tutti possiamo controllare alcuni dati di automobili di cui conosciamo solo il numero di targa. 
I dati disponibili per tutte le auto sono:
  • -         Verifica copertura RCA (assicurazione dell’auto)
  • -         Lo stato di revisione
  • -         I km percorsi fino all’ultima revisione
  • -         La classe ambientale (categoria Euro)

Per quanto riguarda la patente invece, possiamo controllare solo la nostra, registrandosi ed entrando con SPID, oppure chiamando da un telefono fisso il numero: 848 782 782.

ACQUISTO AUTO USATE:
il Portale è utile anche quando si acquistano auto usate, perché è possibile vedere i km reali attraverso il controllo di quelli indicati nell’ultima revisione:

https://www.ilportaledellautomobilista.it/web/portale-automobilista/verifica-ultima-revisione


giovedì 14 settembre 2017

Criminalità relativa tra stranieri e nativi in Italia e in Europa


Criminalità relativa tra stranieri e nativi in Italia e in Europa

Analisi del sociologo Luca Ricolfi - Università di Torino

durante la trasmissione “La versione di Oscar” di Radio 24 del 4 settembre 2017

In Europa il tasso di criminalità degli stranieri è 4,1 volte più alto di quello dei nativi, mentre in Italia 6,3 volte, con queste differenze tra i vari Paesi:

Europa
4,1
Regno Unito
1,3
Italia
6,3
Spagna
3,7
Germania
3,5
Francia
3,5
Polonia
8,3
Grecia
12,5


Perché in Italia è così alto?

Per Luca Ricolfi il valore così alto è dovuto prevalentemente alla differenza del tasso di criminalità tra stranieri regolari e irregolari. La media si alzata perché il tasso di criminalità degli immigrati irregolari è molto più alto:

-       tra gli stranieri regolari il tasso è 3 volte superiore a quello dei nativi, in linea con la media europea;
-   mentre tra gli stranieri irregolari il tasso è 30 volte superiore (cioè, gli immigrati irregolari delinquono 30 volte di più dei nativi); questo alza notevolmente la media;
-   il motivo di tale differenza è da ricondursi prevalentemente alla scarsa integrazione dei non regolari, per una scelta politica del nostro Paese.

Nota:
in Italia ci sono indicativamente (autunno 2017):
-          5,5 milioni di stranieri tra residenti e non residenti regolari;
-          200.000 in strutture di accoglienza (SPRAR e altro);
-          500.000 di stranieri irregolari.


Sovraesposizione mediatica dei fatti di criminalità in Italia (autunno 2017)

Media del tempo dedicato a notizie relative a fatti di criminalità durante i telegiornali:

Europa
  6,5 %
Italia (Rai 1)
12,5 %
Germania
  1    %
Francia
  1,7 %

lunedì 27 febbraio 2017

Come calcolare con lo smartphone il numero di particelle dell’universo conosciuto

1 googol = 10100  ≈ 70!

Numero di particelle nell’universo conosciuto  = 1080  ≈ 59!

Vi siete mai chiesti cosa sia quel simbolo x! (la x con il punto esclamativo) che trovate nella calcolatrice del vostro smartphone quando la utilizzate nel modo esteso? Si chiama fattoriale e indica l’operazione di moltiplicazione del numero intero x per tutti i numeri interi positivi che lo precedono, fino ad uno. Ecco degli esempi:

3!  =  3.2.1  =  6     ;     5!  =  5.4.3.2.1  =  120        ;     10!  =  10.9.8.7.6.5.4.3.2.1  =  3.628.800

Il fattoriale di un numero cresce molto velocemente, tanto che il 59! già rappresenta tutte le particelle stimate nell’universo osservabile, mentre il 70! è molto vicino al googol, numero enorme, rappresentato da un 1 seguito da 100 zeri.              
Provate a calcolare 59!,  oppure  70!, con la calcolatrice del vostro smartphone…




Come valutare il numero di particelle nell’universo osservabile

Tentiamo di rispondere alla seguente domanda posta da un mio studente:
Se le notti fossero lunghissime e per prendere sonno non fosse sufficiente contare tutte le pecore del mondo, quale sarebbe il numerabile più grande esistente in natura?

Visto che ogni cosa osservabile in natura è costituita da atomi e molecole, il più grande numerabile è il numero delle particelle che li compongono: i protoni, i neutroni e gli elettroni. Escludiamo i quark perché non sono mai isolati[1]. Vediamo come calcolarne il numero usando queste semplici informazioni:

-          100   miliardi di galassie nell’universo  (valore presunto);
-          100   miliardi di stelle per galassia (valore medio presunto);
-          2.1030      kg, massa del Sole (si ipotizza le stelle abbiano mediamente una massa simile a quella del Sole);
-     1,6.10-27 kg, massa del protone (pressoché uguale a quella del neutrone e 2.000 volte più grande di quella dell’elettrone).
-            
A questo punto, per determinare il numero di protoni e neutroni nell’universo basterà considerare la massa totale e dividerla per la massa del protone (e neutrone), visto che quella dell’elettrone è trascurabile:

numero di protoni e neutroni: (100.109 x 100.109 x 2.1030 ): 1,6.10-27  = 3,2.1079

Poiché gli elettroni sono tanti quanti i protoni, dobbiamo praticamente raddoppiare questo valore (il 90% della materia dell’universo sembra essere costituita da prozio, l’isotopo dell’idrogeno con un solo protone e un solo elettrone), quindi il numero totale di particelle nell’universo, secondo la nostra stima, diventa:   2 x 3,2.1079   = 6,2.1079  ;   possiamo arrotondare a 1080 :

Il numero di particelle nell’universo osservabile  è all’incirca  1080  ≈ 59!

Cercando in rete si trova che il numero di particelle nell’universo osservabile è stimato tra 1072 e 1087. Questo significa che i nostri calcoli, fatti con grosse approssimazioni, sono abbastanza realistici.

Alla fine del calcolo un altro studente ha osservato: “Ma, invece di fare tutti questi conti, non basterebbe mettersi con calma a contare i battiti del proprio cuore che, sicuramente, ce ne sono a sufficienza per addormentarsi?”

Curiosità: persino contando tutte le particelle dell’universo conosciuto non si arriverebbe ad un miliardesimo, di miliardesimo di googol, quel numero enorme ideato da Edwar Kasner ed esprimibile con uno seguito da cento zeri.
Un googol è vicino al fattoriale di 70 (per la precisione, 70! è circa 1,198 googol)

1 googol = 10100  ≈ 70!

Googol è all’origine del nome del celebre motore di ricerca Google, la differenza nelle ultime due lettere è dovuta ad un errore di trascrizione durante la registrazione del dominio.        
                                                       
 Ruggero Da Ros, febbraio 2017



[1] ) Fra le particelle dell'universo bisognerebbe contarne anche altre, come fotoni e neutrini, che sono molte di più dei protoni e dei neutroni. Sembra che i neutrini abbiano massa, seppur piccolissima (~10-37 kg), e che nonostante questa piccolezza costituiscano una parte non trascurabile della cosiddetta materia oscura. Secondo le ultime ipotesi la materia oscura dovrebbe formare addirittura il 90% della massa dell’intero universo.


sabato 5 novembre 2016

Giornata ONU per la Palestina a Udine del 26 nov 2016

Giornata ONU per la Palestina

un mese per la Palestina a UDINE

Convegni, incontri, cinema e mostre

“La storia della Palestina è un concentrato della storia del mondo,  comprendere quello che accade in quella piccola striscia di terra, aiuta a capire la storia e la politica delle nostre singole nazioni.”

Dal 5 al 25 novembre: Mostra  “Non più Muri a Spilimbergo – chiesa di San Giovanni in via Giuseppe Mazzini.

10 e 11 novembre: Giorgio Stern: “Storia della Palestina moderna” a Spilimbergo, dalle 18 alle 20, chiesa di San Giovanni in via Giuseppe Mazzini;

18 novembre: incontro con Nandino Capovilla e Betta Tusset, a Spilimbergo, dalle 18 alle 20, chiesa di San Giovanni in via Giuseppe Mazzini;

24 e il 25 novembre: rassegna di cinema palestinese al Visionario di Udine, dalle 18.45 alle 22.30;

25 novembre: seminario all’Università di Udine dalle 16 alle 19, con docenti universitari e una relazione sull’archeologia della Palestina, auditorium di palazzo Toppo Wassermann in via Gemona. I relatori saranno: Leopoldo Coen, Don Pierluigi di Piazza, Frére Jaques Frant, Fulvio Salimbeni, Guglielmo Cevolin, Marzia Melonghi e Aleksandar Milicevic.

26 novembre: Giornata ONU della Palestina, a Zugliano (UD) dalle 9 alle 18, con ospiti internazionali (traduzione simultanea), centro E. Balducci. Alcuni dei relatori saranno: Ilan Pappé, Sami Adwan e Ugo Tramballi


Per i programmi della Giornata Onu e dei singoli incontri, andare su: www.giornataonu.it  e selezionare “eventi correlati” per le locandine degli altri eventi

La mostra alla chiesa di San Giovanni a Spilimbergo, aperta venerdì pomeriggio, sabato e domenica

martedì 20 settembre 2016

TERREMOTI: LA FAGLIA CHE DIVIDE L’ITALIA

Una faglia attraversa il nostro Paese da nord a sud, lungo la convergenza tra la placca africana e quella eurasiatica. Dal punto di vista geologico metà dell’Italia, compresa tutta la pianura Padana, appartiene all’Africa.

Per quanto riguarda i terremoti siamo in una situazione simile a quella della California e del Giappone, dove ci sono regole ferree sia sulla costruzione degli edifici che sull'informazione fornita alla popolazione. Quanti di voi sanno fino a che magnitudo può reggere la propria casa, il luogo di lavoro e la scuola dove si recano i figli?

La sismicità della Penisola italiana è legata alla sua posizione geografica, perché situata nella zona di convergenza tra la zolla africana e quella eurasiatica ed è sottoposta a forti spinte compressive, che causano l’accavallamento dei blocchi di roccia. La placca africana sta ruotando e s'incunea sotto la Alpi.
Le faglie nel mondo

Le immagini provengono dal Museo di Storia Naturale di Londra, dove una scala mobile porta i visitatori dentro un’enorme sfera infuocata che rappresenta la Terra. All’interno si ripercorre la storia geologica del nostro pianeta e si può visitare una stanza dove viene simulato un terremoto.  


Londra: museo di storia naturale
Musei di questo tipo sono importantissimi per sensibilizzare la popolazione ed educare i giovani, eppure non se ne trovano in Italia, malgrado sia l’unico Paese europeo ad essere interessato totalmente dal fenomeno dei terremoti.



Ma parliamo dell’Italia e dei suoi terremoti: 

Enzo Boschi, ex direttore dell’INGV, ci racconta che “I sismologi italiani hanno catalogato 30.000 eventi sismici, cioè terremoti avvenuti in tutta la penisola e in Sicilia negli ultimi 3500 anni, dal 1450 a.C. ad oggi. Di questi, circa 4000 hanno raggiunto un’intensità almeno del quinto, sesto grado della scala Mercalli. In media uno ogni tredici, quattordici mesi. […] Grazie a questi documenti si sa che, a partire più o meno dal 500 a.C., negli ultimi 2500 anni ci sono stati in Italia almeno 560 terremoti forti, fortissimi e catastrofici: in media uno ogni quattro anni e mezzo.

Per avere i dati sui terremoti recenti in tempo reale si vada al sito dell'Istituto Nazionale di Sismologia e Vulcanologia:


Per approfondire:

Ruggero Da Ros, settembre 2016